Altra trilogia (ancora per poco) di importanza seminale nella storia del cinema moderno, che merita il consueto sguardo approfondito
Tutto comincia nel 1977. George Lucas è in vacanza per non affrontare l'eventuale problema del flop del suo
Guerre Stellari, un progetto travagliato al quale soltanto lui ha creduto. In attesa di conoscere gli incassi del film, Lucas viene raggiunto dall'amico Steven Spielberg, il quale gli confessa una sua frustrazione: vorrebbe tanto dirigere un film di James Bond! Al che Lucas risponde di avere un'idea migliore, quella di un archeologo-avventuriero, un progetto seriale ispirato ai vecchi film d'avventura degli anni Trenta divisi in parti (i cosiddetti "Movie Serial" che in American venivano proiettati il sabato mattina). Nasce così Indiana Jones (in un primo tempo Indiana Smith).
Il progetto del primo film diventa realtà nel 1981, quando nei cinema esce
I predatori dell'arca perduta ["Raiders of the Lost Ark"]
(in seguito rititolato "Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta"). Nei panni del protagonista c'è Harrison Ford, seconda scelta dopo che il primo attore designato, Tom Selleck, si rivelò indisponibile a causa del contratto che lo legava alla serie tv
Magnum P.I.Trama:
(Usa), 1936. Il professore di archeologia "Indiana" Jones, dopo essere sfuggito agli Indios del Perù, dove era alla ricerca di un idolo sacro, viene contattato dai servizi segreti inglesi. L'intelligence è preoccupata dalle notizie provenienti dalla Germania, dove i nazisti hanno intrapreso la ricerca dell'Arca dell'Alleanza, contenente frammenti delle tavole dei 10 Comandamenti dettati da Dio a Mosè, convinti dell'immenso potere che essa può conferire. Persuaso dall'importanza storica che avrebbe la scoperta, Indy contatta una vecchia amica, Marion, in possesso di un antico medaglione contenente i riferimenti per scoprire l'esatta ubicazione dell'arca. Giunti in Egitto dopo vari faccia a faccia con i nazisti, guidati da Belloq , eterno rivale di Indy, i due trovano l'arca ma Marion viene rapita e l'arca portata via dai persecutori su un'isola dove hanno una base. Indy si lancia allora all'inseguimento, nel tentativo di recuperare la donna ed il prezioso reperto, prima che esso finisca definitivamente nelle mani del terzo Reich.
(da wikipedia)
Come si può notare la storia ossequia la teoria secondo la quale i nazisti cercassero misteriosi tesori dal potere mistico. Nel ruolo di Marion troviamo la divina Karen Allen, mentre l'attore inglese Paul Freeman interpreta il francese Belloq
Azione a tutta birra, stunt spericolati, ironia, Storia e mistero che si mescolano rendono questo film un classico istantaneo!
Manifesto
Trailer originaleSul set di questo film Spielberg si incontrò con Melissa Matheson, all'epoca moglie di Harrison Ford, alla quale commissionò la sceneggiatura del suo film successivo,
E.T.
Il secondo film della serie uscì tre anni dopo, nel 1984, e stavolta sin dall'inizio il nome del protagonista è presente nel titolo
Indiana Jones e il tempio maledetto ["Indiana Jones and the Temple of Doom"]
Trama:
Shangai (Cina), 1935. Il professor Jones, archeologo e avventuriero, sta conducendo una trattativa per un potente del luogo ma scopre ben presto di essere caduto in un'imboscata. Costretto alla fuga, coinvolge con sé anche la cantante di night Willie e il piccolo Shorty e scappa su un piccolo aereo. Precipitati sulle montagne tibetane al confine con l'India, i tre vengono a sapere che i crudeli Thugs, adoratori della dea Kalì, hanno rubato la pietra magica che protegge i villaggi della zona e rapito tutti i bambini. Giunti nella vicina città di Pencot scoprono che nei sotterranei di essa sorge il tempio del Male, dove si praticano sacrifici umani e i bambini sono stati schiavizzati per farli lavorare nelle miniere. La pietra rubata conferisce potere al simulacro della dea Kalì e Indy capisce che l'unico modo per liberare i bambini e restituire la vita ai villaggi è riportare il magico oggetto ai legittimi proprietari.
(sempre da Wikipedia)
Come si può notare stavolta la storia si ambienta un anno prima rispetto alla precedente (anche se una famosa gag con Indy che affronta due guerrieri armati di spade costituisce una diretta citazione ed evoluzione di un momento de
I predatori dell'arca perduta). Il film nelle intenzioni voleva essere più dark del precedente, ma la cosa sfuggì un po' di mano a Spielberg, che nonostante le robuste iniezioni di comicità (soprattutto i momenti che vedono protagonista Willie) diede vita a un film molto cupo. Fatto che ha attirato critiche visto che si voleva un film per famiglie. Ma, da quando in qua il cinema deve essere misurato sul numero di bambini che lo possono vedere? Il secondo film della saga se si nota bene è quello più vario e magniloquente, si apre con un numero musical, ambienta il prologo a Shanghai con la mafia cinese, poi diventa un'avventura esotica che sfocia nell'horror e con un'ultima parte d'azione. Indimenticabili le scene con gli insetti! Dopo aver visto un film così grandioso si capsice perché i
Pirati dei Caraibi sono roba di serie C! Un capolavoro.
Nel ruolo di Willie troviamo la splendida Kate Capshaw, poi diventata moglie di Spielberg; Shorty è invece interpretato dal piccolo Ke Yu Quan, che poi tornerà nel bellissimo
I Goonies.
Manifesto
Trailer originaleIl film fu un altro successo e così grande attesa circondava il terzo capitolo, ma Spielberg fece aspettare i fans altri cinque anni.
Nel 1989 uscì dunque
Indiana Jones e l'ultima crociata ["Indiana Jones and the Last Crusade"]
Trama:
1939. Il professor Henry "Indiana" Jones Jr. viene contattato dal miliardario Walter Donovan affinché lo aiuti a proseguire nella ricerca del Santo Graal, e cioè il calice usato da Gesù Cristo nell'Ultima Cena e nel quale fu raccolto il sangue del Redentore. Le ricerche del mitico reperto, giunte a buon punto, erano state infatti interrotte dalla misteriosa sparizione di uno degli archeologi impegnati: nientemeno che Henry Jones Sr. , padre di Indy. Partito alla ricerca del genitore, Indy fa conoscenza dell'archeologa Elsa Schneider e scopre che il padre è tenuto prigioniero dai nazisti nel castello austriaco di Burnwald. Dopo aver scoperto il doppiogioco di Elsa, Indy libera l'anziano professore e con lui si dà alla fuga, non prima di aver recuperato un importante libretto di appunti salvandolo dalla furia iconoclasta dei nazisti. Giunti nell'antico tempio di Alessandretta, dove è custodito il Graal, i due devono nuovamente confrontarsi con i tedeschi e con Donovan, interessato al calice per l'immenso potere che ne deriverebbe. Minacciato da Donovan, Indy è costretto ad affrontare tre difficili prove per raggiungere la stanza del Graal, ma una sorpresa lo attende...
(ovviamente sempre da Wikipedia)
Pensato come film finale della saga,
L'ultima crociata è importante perché completa la mitologia dell'archeologo grazie a un prologo ambientato nel 1912 dove scopriamo come Indy si è procurato la frusta, la ferita al mento, il cappello e la paura dei serpenti. A interpretare il giovanissimo eroe è River Phoenix (scomparso prematuramente qualche anno dopo), scelto perché aveva già lavorato con Ford e aveva dimostrato di saperlo imitare molto bene

Inoltre, come a chiudere il cerchio che da James Bond aveva innescato tutto, nel ruolo del padre di Indiana viene chiamato il "vero" Bond cinematografico, sir Sean Connery, qui in una grandissima e spassosa interpretazione (ovviamente all'Oscar non se lo sono filato di striscio!).
Il film torna sui binari del primo capitolo fatti di azione, mistero e molta ironia, ma il burrascoso rapporto genitore/figlio conferisce al tutto un sapore molto gustoso. La bella di turno è Alison Doody (che non è tedesca nonostante il ruolo).
In questo film scopriamo inoltre che il vero nome di Indy è Henry Jones jr. e che "Indiana" era invece il suo cane (nella realtà Indiana era il cane di George Lucas

)
Manifesto
Trailer originale(continua)
Watch the Skies!
